Steven Donziger distrutto dal potere USA oggi lotta per Julian Assange

Al momento stai visualizzando Steven Donziger distrutto dal potere USA oggi lotta per Julian Assange
FILE PHOTO: Attorney Steven Donziger, who won a multi-billion dollar judgment against Chevron on behalf of Ecuadorian villagers, speaks to supporters with Singer Roger Waters and actor Susan Sarandon, as he arrives for his criminal contempt trail at the Manhattan Federal Courthouse in the Manhattan borough of New York City, New York, U.S., May 10, 2021. REUTERS/Brendan McDermid/File Photo

Steven Donziger classe 1961 statunitense è un avvocato per i diritti umani che come Julian Assange ha conosciuto l’assurdità della legge ed il pericoloso potere della corruzione nelle aule dei tribunali. Nel 2021 riesce attraverso le sue battaglie legali che complessivamente hanno rappresentato 30.000 coltivatori indigeni ecuadoregni ad ottenere un risarcimento miliardario contro la multinazionale del petrolio Chevron e Texacho Incorporation dal 1993.

L’avvocato Donziger dopo 25 anni di lotte accanto alle popolazioni indigene riesce ad ottenere questo risarcimento di 9,5 miliardi di dollari, che non ha però ottenuto il risvolto sperato, i rappresentanti legali della multinazionale infatti si sono mossi tempestivamente per eliminare qualsiasi correlazione con la terra dell’Ecuador, riuscendo inoltre a riaprire un processo definitivo negli Stati Untini contro l’avvocato Donziger, accusandolo per diversi reati tra cui quello di corruzione, portando a testimonianza l’ ex giudice Alberto Guerra, ecuadoregno, che in futuro avrebbe poi ritrattato la sua versione. Di fronte ad un critico imparziale sarebbe apparso inattendibile ma così non è stato, portando quindi l’avvocato ad una condanna prima in prigione e poi agli arresti domiciliari e costringendolo a vestire per un lungo periodo di tempo il braccialetto elettronico di sorveglianza, e alla impossibilità di poter lavorare per ottenere un salario che gli permettesse di sopravvivere. I due giudici della corte suprema Lewis A. Caplan e poi la collega Loretta Preska ebbero a che fare con l’annientamento di quest’uomo.

Donziger affermò che il giudice Kaplan non rivelò di possedere azioni di tre fondi comuni di investimento che a loro volta detenevano azioni della Chevron al momento della sentenza, avrebbe dovuto quindi ricusarsi. Il professor Stephen Gillers, un esperto di etica legale presso la New York University Law School, ha dichiarato:

“La proprietà di Kaplan di azioni di fondi comuni di investimento che hanno azioni di Chevron non è un ‘interesse finanziario’ in Chevron. I fondi comuni di investimento sono, insieme ai titoli di stato, visti come il modo più sicuro per un giudice di investire senza il rischio di ricusazione.”

Donziger oggi si batte per la liberazione di Julian Assange, perché è cosciente di cosa si provi ad essere incarcerati ed interdetti ad una vita sociale normale, oggi dopo essere stato detenuto agli arresti domiciliari ed in carcere per un totale di circa 1.000 giorni si è visto addirittura radiare dall’ordine degli avvocati per avere cercato di difendere le popolazioni indigene derubate delle proprie terre e della propria salute, per avere provato la dispersione di miliardi di li litri di liquido altamente cancerogeno nel Lago Agrio.

Steven Donziger ha rilasciato giorni fa attraverso un video dichiarazioni toccanti in merito al suo sostegno al caso Assange:

Consiglierei, a proposito, a tutti i giornalisti là fuori che guardano questo, che se avete dubbi su Julian e se avete dubbi sul caso e se siete stati forse un po’ presi dai like, beh , non so di quel ragazzo, che hai letto il libro di Nils ( l’avvocato si riferisce alla biografia di Nils Metzler sul caso assange), perché posso dirti come qualcuno che, sai, ha rappresentato gli indigeni e i popoli in Ecuador per molti anni contro la Chevron. E sai, sono andato laggiù da giovane avvocato nel 1993, proprio come Julian ha avviato WikiLeaks. Inizi a pensare, ehi amico… possiamo fare queste grandi cose e fare una grande differenza nel mondo. Purtroppo sei un po’ troppo efficace in quello che fai, improvvisamente questi radicati interessi di potere, siano essi l’apparato di sicurezza nazionale o l’industria dei combustibili fossili, escogitano modi per dimenticare lo stato di diritto. Lo stato di diritto, come si intende normalmente applicato – e capisco che in questo paese abbiamo avuto molti problemi nel corso della storia non applicando lo stato di diritto e non solo di recente – ma come normalmente inteso, lo stato di diritto non viene applicato al caso di Julian come non fu applicato nel mio.”

L’avvocato Steven Donziger e Julian Assange ci insegnano quanto sia pericolosa in questo periodo storico la lotta per i diritti umani e contro l’abuso di potere dei governi, e lo status che oramai ricoprono le multinazionali del petrolio e non solo. La libertà individuale e di stampa è mutata ad una velocità inarrestabile, questo significa che le decisioni prese dietro le scrivanie del potere come è oramai evidente non tralascino intravedere uno spiraglio di tutela per chiunque volesse battersi per la salvaguardia dei propri diritti e dei più deboli.

Ma non bisogna fermarsi e continuare a lottare per la propria libertà e come dichiarò il giornalista Julian Assange “ E’ fondamentale dissentire”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Lascia un commento