Cinque militari in mimetica sorridenti e a braccia incrociate in perfetto stile figurine calciatori Panini. Sullo sfondo tre bandiere al vento, da sinistra a destra quella dell’Unione europea, il tricolore italiano e la rosa dei venti bianca della NATO. Lo slogan è davvero indigeribile: Mira al tuo futuro. Sottotitoli con tanto di hashtag, noi ci siamo sempre, al servizio del Paese, Esercito degli Italiani. E’ il manifesto pubblicitario della dieci giorni no stop di mostre, esercitazioni pratiche, esposizioni di mezzi operativi e sistemi d’arma e stand informativi che l’Esercito italiano ha organizzato presso il Centro Commerciale Porte di Catania in collaborazione con il CAI – Club Alpino Italiano.
“A disposizione di tutti informazioni e materiale illustrativo per conoscere al meglio l’Esercito e le sue prospettive lavorative”, spiegano gli organizzatori dell’evento che ha preso il via venerdì 12 e che si concluderà il 21 maggio. “Un’ottima occasione per trascorrere una giornata di shopping tra negozi, servizi, relax senza perdere l’opportunità di partecipare a questo appuntamento a cura delle Forze Armate del nostro Paese”.
La mostra bellica – propagandistica è diretta principalmente alle scuole di ogni ordine e grado della Sicilia orientale. Tra i primi a rispondere all’invito ad una giornata full immersion tra corpi d’élite, simulazioni di combattimento corpo a corpo, blindati e mezzi da guerra, gli studenti delle classi IV dell’Istituto di Istruzione Superiore “Francesco Redi” di Paternò, Catania. “Si comunica a quanti in indirizzo che, nell’ambito delle attività di orientamento in uscita, giovedì 18 maggio dalle ore 9 alle ore 13, con partenza dal cortile della sede di Belpasso, alcuni studenti delle classi sopramenzionate si recheranno, con un pullman messo a disposizione dall’organizzazione, a Catania presso il Centro commerciale “Porte di Catania” per ricevere informazioni sull’attività dell’Esercito e dettagli sulle modalità di partecipazione ai concorsi per arruolarsi”, si legge nella circolare della dirigente scolastica Giuseppa Morsellino. Alla gita militar-commerciale parteciperanno pure gli studenti dell’orchestra dell’IIS “Redi” e un gruppo di alunni provenienti dalla sede distaccata di Biancavilla.
Attrazione fatale consolidatissima quella per le stellette, gli obici, i droni e i cacciabombardieri dell’istituto etneo. Il 23 aprile scorso nella sede di Belpasso del “Redi” si è tenuta la conferenza in lingua inglese sul cyberbullismo di “un’esperta informatica militare” in forza al reparto di US Air Force di stanza presso la stazione aeronavale di Sigonella e preposto al comando e controllo dei velivoli senza pilota “Global Hawk” impiegati per le operazioni di intelligence nel Mediterraneo e nel Mar Nero. “Accompagnata dal referente del progetto di prossimità della NAS americana denominato Community Relations, dott. Alberto Lunetta, la dott.ssa Vanessa L.B. Balajadia ha parlato ai ragazzi della 3A e della 5A dell’indirizzo Informatico mettendoli in guardia sulle trappole del web e dando loro dei suggerimenti utili su come navigare sicuri in rete”, si legge nella nota emessa conclusione della cyber-lezione. L’evento è stato realizzato nell’ambito di una serie di iniziative di “volontariato linguistico – conversation classes, prevenzione delle malattie, Mindfulness” che i militari statunitensi di Sigonella hanno svolto all’Istituto scolastico nel corso dell’anno scolastico 2022-23.
L’IIS “Francesco Redi” è anche uno dei sette istituti secondari siciliani che il 7 febbraio ha sottoscritto un accordo quadro con il Comando del 41° Stormo dell’Aeronautica Militare italiana per consentire lo svolgimento a centinaia di studenti dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento PCTO), cioè stage di alternanza scuola-lavoro, presso le officine e gli hangar di manutenzione velivoli ospitati nella base aerea di Sigonella.
La presenza di studenti alla kermesse Mira al tuo futuro è stata stigmatizzata dai Cobas Scuola di Catania e dal neocostituito Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole. “Molti dirigenti stanno invitando a partecipare docenti e studenti, in orario scolastico, all’iniziativa dell’Esercito italiano presso uno dei tanti, troppi centri commerciali catanesi”, spiega a nome delle due organizzazioni la professoressa Teresa Modafferi nella lettera inviata ai presidi etnei. “Riteniamo decisamente sbagliato questo invito in primo luogo perché iniziative come queste contribuiscono a nascondere il vero scopo delle forze armate che è quello di partecipare a missioni di guerra fornendo truppe, intelligence e tecnologia sui campi di battaglia, cosa ancora più grave dopo l’invasione russa dell’Ucraina, in presenza di una guerra che provoca centinaia di morti e sta distruggendo un intero territorio”.
“Molti ragazzi ucraini per sfuggire alla guerra sono venuti a studiare in Italia, così come molti russi hanno abbandonato il loro paese”, proseguono Cobas e Osservatorio contro la militarizzazione. “I fanciulli e le fanciulle hanno il diritto, riconosciuto dalla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, di essere protette/i non solo dai conflitti armati ma anche dai contatti con l’apparato e la cultura militari ad essi inevitabilmente collegati/sottesi. Non a caso le organizzazioni internazionali che si battono per i diritti dei fanciulli fanno di tutto per evitare che cresca la piaga dei bambini-soldato”.
Cobas e Osservatorio denunciano infine la “campagna acquisti sempre più invasiva che invita i giovani ad intraprendere un percorso di futuro garantito in un territorio, la Sicilia, dove il tasso di abbandono scolastico si è attestato al 21,2% e la disoccupazione giovanile al 22%”. A conclusione le organizzazioni ricordano come le normative scolastiche impongono “che ogni attività didattica esterna sia coerente con il lavoro curricolare e la programmazione”, onde evitare interventi che “non si integrano con il quotidiano scolastico”.
E prassi ancora più odiosa e illegittima è l’indizione nelle scuole di eventi, stage, incontri, gite a caserme e basi militari senza che essi siano discussi e approvati dagli organi collegiali.
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