Lo stato di Israele è forse l’ unico al mondo ad arrestare indiscriminatamente bambini senza alcun capo d’accusa. Mentre i politici italiani cavalcano l’onda della campagna elettorale per le Europee 2024 nelle carceri israeliane uomini, donne e bambini diventano carne da macello per compensare il sadismo dei militari israeliani, non dimentichiamo che ci sono voluti 76 anni per rendere Israele intoccabile e che cavalcare oggi l’onda dell’indignazione ha purtroppo poco senso, siamo tutti d’accordo che il tempo scorre e che la popolazione mondiale vuole vedere fatti reali e sanzioni che ancora oggi paiono inesistenti.
Numerose associazioni palestinesi per la tutela dei detenuti denunciano nuovamente l’incapacità della comunità internazionale di poter intervenire, la situazione è gravissima e da otto mesi la vita all’interno delle prigioni e dei campi di detenzione è paragonabile al peggiore film dell’orrore mai visto.
Dopo il 7 ottobre sono sorti numerosi campi di detenzione segreti come Sde Teiman, il campo narrato nell’inchiesta della CNN che per pochi giorni ha portato alla luce la violenza, gli abusi e le torture facendo così indignare numerosi giornalisti… indignazione già accantonata a quanto pare.
All’interno dei centri siti nel deserto Negev vengono detenute migliaia di persone “anonime” provenienti dalla Striscia di Gaza, in questi centri illegali è stato più volte appurato che i servizi segreti israeliani utilizzano qualsiasi tipo di tortura possibile per estorcere anche la più minuscola informazione, grazie alla restituzione di alcuni corpi si è potuto verificare che le amputazioni siano una metodologia comune.
L’articolo II(b) della Convenzione per la prevenzione e la repressione del crimine di genocidio del 1948 stabilisce espressamente che causare gravi danni fisici o mentali ai membri del gruppo può costituire un atto genocida, situandolo quindi saldamente nel quadro giuridico del crimine di genocidio. Anche la tortura sistematica e diffusa inflitta ai detenuti palestinesi sotto custodia israeliana costituisce un crimine contro l’umanità confermate come tortura e persecuzione. Al Mezan attraverso un comunicato ufficiale chiede al Procuratore della Corte Penale Internazionale Karim Khan di emettere rapidamente mandati di arresto contro tutti gli individui implicati nel perpetrare e/o ordinare tali crimini eclatanti.
Grazie all’ organizzazione Al Mezan abbiamo conferma che le persone rapite dalla Striscia di Gaza siano almeno 3.000, tra queste vi sono molti bambini di cui non conosciamo le generalità ed il numero preciso perché molti di loro sono rimasti orfani a causa di esecuzioni sul campo messe in atto dall’IDF. Grazie al lavoro di Defence for Children of Palestine si conferma dopo il rilascio di 43 bambini dal mese di aprile che le torture vengono applicate di norma anche ai minori.
Le associazioni per la tutela dei Prigionieri Palestinesi indicano che almeno 24 bambini rapiti da Gaza si trovano attualmente nella prigione di Megiddo, detenuti in sole due celle insieme ad altri 70 bambini provenienti dalla Cisgiordania occupata.
Viene inoltre confermato in queste ore che sia l’esercito israeliano che il governo di Netanyahu si rifiutano di rendere noti i dati appartenenti ai prigionieri e di aprire un canale di comunicazione sia con i partiti politici che le istituzioni come ad esempio la Croce Rossa Internazionale.
L’FPLP ( Fronte Popolare Per La Liberazione della Palestina) diffonde attraverso un comunicato stampa:
Secondo le informazioni che abbiamo ricevuto, vi sono un gran numero di persone che l’occupazione ha finito di indagare e torturare ma che si rifiuta di rilasciare.
Affermiamo che i prigionieri sono esposti nelle prigioni di occupazione ad un’escalation di crimini contro l’umanità, conferma nuovamente ciò che abbiamo più volte denunciato, che l’occupazione pratica regolarmente esecuzioni pregne di sadismo contro i prigionieri e impone loro termini e condizioni estremamente crudeli e violente. Reputiamo responsabile sia il governo israeliano che il governo statunitense per averlo permesso.
I dati aggiornati al 26 maggio 2024 evidenziano una crescita esponenziale dei rapimenti soprattutto a danno di bambini portando la detenzione complessiva nelle carceri israeliane a :
8.875 tra Cisgiordania e Gerusalemme – numero totale di donne detenute è pari a 295 comprese le donne arrestate dalle terre occupate nel 1948, oltre alle donne di Gaza arrestate in Cisgiordania – numero di bambini arrestati è pari a 630 – 76 i giornalisti, di cui 49 sono ancora in arresto e 12 detenuti di Gaza – 5900 nuovi ordini di detenzione amministrativa emessi dal 7 ottobre, che vanno da nuovi ordini e rinnovi, compresi ordini contro bambini e donne.
Il Ministero per la tutela dei detenuti ed ex detenuti, le associazioni per i diritti umani tra cui il Club Dei Detenuti chiedono l’apertura di una indagine internazionale sui crimini commessi dall’occupazione israeliana contro i prigionieri disarmati e di esercitare pressioni internazionali sull’occupazione per aprire tutte le prigioni segrete e i centri di detenzione alle istituzioni internazionali, alle organizzazioni e soprattutto agli avvocati per poterli così visitare e conoscerne le condizioni attuali.
Attualmente sono ancora detenuti 16 corpi di martiri all’interno delle prigioni israeliane, come confermato anche da media israeliani, pare che le persone decedute a causa di torture siano in totale 27, non possiamo ovviamente confermarlo in alcun modo visto e considerato che Israele si rifiuta di divulgare qualsiasi tipo di informazione realistica, potremmo quindi trovarci di fronte a numeri triplicati il giorno che alle istituzioni ne sarà permesso l’ingresso, chiarendo che i dati ad oggi forniti rappresentano per lo più i prigionieri provenienti dalla Cisgiordania occupata, mentre per i civili rapiti da Gaza è impossibile ricevere informazioni.
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