L’orientamento post-diploma per le studentesse e gli studenti del Liceo Classico “La Farina” di Messina? Nella grande base di morte di Sigonella…
Nonostante sia l’infrastruttura militare italiana e NATO-USA maggiormente coinvolta in tutti i principali conflitti in corso (da quello russo-ucraino a quello scatenato da Israele contro il popolo palestinese a Gaza e West Bank e contro Libano, Siria, Yemen ed Iran), la stazione aereonavale di Sigonella continua ad essere meta di gite, visite guidate, workshop e alternanza scuola-lavoro-caserme delle scuole di ogni ordine e grado della Sicilia.
Martedì 26 novembre saranno 50 allieve ed allievi dell’Istituto di Istruzione Superiore “La Farina-Basile” del capoluogo peloritano a recarsi presso quella che è considerata la “capitale mondiale” per le operazioni dei droni di intelligence delle forze armate degli Stati Uniti d’America e dell’Alleanza Atlantica.
La “missione” militar-studentesca a Sigonella è stata annunciata da una circolare a firma della dirigente del Liceo Classico, la dottoressa Caterina Celesti. “Gli studenti delle classi quinte in elenco, accompagnati dai tre docenti, visiteranno la Base aeronautica di Sigonella”, esordisce la leader d’Istituto. “L’appuntamento per la partenza in pullman è alle ore 7.00; il rientro è previsto alle ore 17.30. Il pranzo è al sacco, ma sarà possibile acquistare snacks all’interno della base. La quota pullman di 15 euro sarà versata su Pagoinrete in base a una notifica nominale per ciascun studente in elenco (SIGONELLA CLASSI QUINTE 26 NOVEMBRE) e non potrà in alcun caso essere rimborsata. L’attività di orientamento sarà valutata per un totale di 6 ore”.
Nessun timore tra docenti, genitori e studenti per la dilagante escalation bellica nel vecchio continente e nel Mediterraneo centrale ed orientale, con ruolo da protagonista della stazione aeronavale di Sigonella. Nelle ultime settimane si è registrato l’intensificarsi nella base siciliana degli atterraggi e dei decolli dei pattugliatori P-8A “Poseidon” di US Navy e dei droni “Global Hawk” di US Air Force, “AGS – Alliance Ground Surveillance” della NATO e “Triton” di US Navy. Essi hanno il compito si svolgere operazioni top secret di intelligence, sorveglianza, monitoraggio ed individuazione di potenziali “target” nemici nelle acque del Mar Nero e ai confini di Ucraina, Russia e Bielorussia e nel Mediterraneo orientale, in prossimità di Israele, Gaza, Libano e Siria.
La notte di domenica 24 novembre, un velivolo senza pilota Northrop Grumman MQ-4C “Triton”della Marina Militare USA (registrato con il codice169660 – BLACKCAT5), ha pure effettuato una missione di sorveglianza “inusuale” di oltre tre ore a largo delle coste della Libia orientale. La “prolungata serie di orbite aeree” è stata tracciata dagli analisti del sito indipendente ItaMilRadar che hanno sottolineato come al momento non ci fosse alcuna “significativa attività navale” nell’area. In verità negli ultimi mesi le attività dei velivoli con e senza pilota USA e italiani in prossimità del territorio libico è aumentata notevolmente anche per l’inasprirsi dello scontro tra i reparti militari fedeli alle autorità governative di Tripoli e le milizie del generale Haftar di Misurata.
Il 21 novembre un drone Northrop Grumman RQ-4B “Global Hawk” dell’Aeronautica Militare degli Stati Uniti d’America (classificato con il codice FORTE13), dopo essere decollato da Sigonella ha invece effettuato una lunga e provocatoria missione di sorveglianza aeronavale ai confini con la Bielorussia e l’enclave di Kaliningrad della Federazione Russa, congiuntamente a numerosi velivoli-spia, con e senza pilota, dei paesi NATO.
Il giorno precedente, gli analisti di ItaMilRadaravevano tracciato l’operazione top secret di un aereo di ultima generazione Beechcraft B.350ER “Spydr” in forza allo Stato Maggiore della Difesa e all’Aeronautica Militare italiana. L’aereo designato per le attività SIGINT/COMINT (Signal/Communication Intelligence) e ISR (Intelligence, Surveillance, Reconnaissance), sotto il comando del 14° Stormo di Pratica di Mare, dopo il decollo dallo scalo siciliano, ha raggiunto le coste meridionali della Sardegna per poi sorvolare per quattro ore le acque della “contestata” Zona Economica Esclusiva tra Italia ed Algeria. Il Beechcraft B.350ER “Spydr” viene impiegato periodicamente da Pantelleria dall’Aeronautica anche per i voli spia tra Libia e Tunisia.
Giorno 19 novembre era stato tracciato il decollo da Sigonella di un aereo da trasporto Boeing KC-767A dell’Aeronautica Militare italiana, poi atterrato nello scalo di Rzeszow (Polonia orientale) dove gli alleati NATO hanno allestito un grande hub per gli “aiuti” militari (sistemi d’arma, munizioni, automezzi, ecc.) destinati alle forze armate ucraine. Molto presumibilmente il volo è servito per il trasferimento a Kiev di un nuovo pacchetto di armi e munizioni made in Italy.
Nonostante i venti di guerra, la base di Sigonella ha assunto un ruolo “strategico” anche per le attività di alternanza scuola-lavoro (oggi PCTO – Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) di numerosi istituti superiori di secondo grado della Sicilia. Il 7 febbraio 2023 i vertici dell’Aeronautica italiana hanno firmato a Sigonella un accordo di“valenza storica” con 7 istituti della Sicilia orientale per consentire a oltre 350 studenti lo svolgimento di PCTO all’interno della base, principalmente in attività di manutenzione e riparazione dei velivoli militari come il nuovo pattugliatore marittimo P-72A. A firmare il protocollo i dirigenti delle scuole “Ferrarin” e “Duca degli Abruzzi” di Catania, “Besta”di Ragusa, “Majorana” di Gela e Milazzo, “Benedetto Radice” di Bronte e “Francesco Redi” di Paternò-Belpasso.
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