Il genocidio che si sta consumando in Palestina nonostante la coraggiosa Resistenza della popolazione palestinese nei confronti dell’ occupante israeliano, ci narra il costante grido di aiuto che ci proviene dalla popolazione civile, diventa ogni giorno più drammatico e scuote le coscienze di tutti noi .
Comunicato Stampa – “CENTRO STUDI E RICERCA SULLA PALESTINA”. Venezia, 30 dicembre 2024
CONTRIBUTO e PROPOSTA al MOVIMENTO di SOLIDARIETA’ per la PALESTINA e ai PALESTINESI della DIASPORA.
Pensiamo che dopo il 7 ottobre, non solo la ferocia e l’ impunità dell’entità sionista siano sotto gli occhi di tutti togliendo ogni falsa illusione alla possibilità di una “Pace” che risulterebbe ingiusta, ma che, oramai ha permesso lo sgretolarsi di numerose maschere, quelle dei finti amici del popolo palestinese.
Riteniamo siano importanti le generose mobilitazioni in solidarietà con la Palestina e contro i crimini d’ Israele e che queste debbano proseguire, ma pensiamo che non sia sufficiente.
Crediamo che i quasi 200.000 morti dell’ ultimo anno, gli enormi danni fisici, morali e psicologici, la distruzione delle abitazioni, degli ospedali , delle scuole, il bombardamento continuo della bellissima terra di Palestina con armi non convenzionali, lasceranno una traccia tossica nel DNA delle future generazioni.
Abbiano diritto ad essere solidali non per facciata ma è un nostro dovere far cadere il velo che sino ad oggi ha coperto le atrocità e la violenza contro una popolazione disarmata e inerme.
Dopo Gaza , il campo profughi di Jenin sta vivendo una situazione drammatica , un assedio che deve fare i conti con la violenza israeliana, ma anche con quella dell’ Autorità Nazionale Palestinese.
Di fronte a questa realtà, peraltro non nuova, riteniamo necessario che nelle piattaforme del movimento la richiesta non sia solo la fine dell’ occupazione e della violenza sionista ma anche la fine della collaborazione dell’ ANP con Israele.
Chiediamo che l’ Autorità Nazionale Palestinese tolga l’ assedio al campo profughi di Jenin e che , anziché collaborare con l’ entità sionista , si assuma la responsabilità di difendere il campo profughi e i palestinesi tutti, che venga protetta la Cisgiordania dalle aggressioni dell’ esercito israeliano, dai coloni e dal tentativo sionista di cancellare la storia e la vita dei palestinesi .
Pensiamo che le giovani generazioni , che i movimenti per la giustizia e la pace e i palestinesi in Diaspora si debbano unire alla richiesta della popolazione di Jenin affinché l’ assedio degli israeliani e la collaborazione dell’ ANP con i sionisti finiscano una volta per tutte:
“Emblema di una collaborazione decennale preposta a distruggere e a permettere di sottomettere il suo stesso popolo.”
Il compito dell’ ANP dovrebbe essere quello di aiutare i profughi di Jenin a liberarsi dall’ occupante e di tornare alle proprie case , non quello di aiutare l’ occupante a proseguire i suoi crimini.
“Proponiamo di partecipare al presidio a Roma, organizzato dal Coordinamento di solidarietà con il popolo palestinese, che si terrà sabato 4 gennaio alle h 11,30, con conferenza stampa davanti all’ Ambasciata Palestinese a Roma, quale simbolo e rappresentante dell’ Autorità Nazionale Palestinese in Italia.“
Chiediamo che l ‘ANP sia rappresentanza dei diritti umani dei Palestinesi, il diritto al ritorno e per l’ autodeterminazione del popolo palestinese. Chiediamo inoltre che l’ assedio dell’ ANP su Jenin finisca immediatamente, rischia infatti di essere causa scatenante di una sanguinosa guerra civile, una guerra che, in questo caso, sarebbe disastrosa soprattutto per il popolo palestinese e per la sua Causa di liberazione contro l’ occupante sionista.
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