Gaza: Paola Manduca ci ha lasciati ma Milky Way prova a resistere grazie a New Weapons Research Group

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La dottoressa genetista Paola Manduca da sempre dalla parte dei diritti umani ha lavorato per gli ultimi decenni della sua vita a sostegno del popolo palestinese, per oltre 10 anni ha vissuto sulla striscia di Gaza portando alla nostra attenzione rapporti scientifici importantissimi e fondamentali per comprendere non solo come la vita tra le bombe sia devastante ma come geneticamente le tracce della guerra e di quelle armi che anche il governo italiano produce ancora oggi, si tramandino dalla madre al feto e quindi da generazione in generazione.

La presidenza dell’organizzazione è oggi nelle mani del dottor Franco Camandona, consapevole della pesantezza dell’impresa a causa degli eventi istituzionali in continuo mutamento soprattutto a livello di aiuti umanitari, considerando che Israele dal 7 ottobre 2023 utilizza la fame contro i civili come arma di sterminio, senza fermarsi neanche nei confronti dei più piccoli, quindi dei neonati.

La presa di potere da parte di Israele su confini importanti da sempre ritenuti anche solo una mera speranza per accedere sulla Striscia di Gaza, come ad esempio il valico di Rafah ha tolto molte illusioni e distrutto numerosi progetti dediti alla salvaguardia delle puerpere e dei bimbi fragili. Ancora oggi nel silenzio assenso di gran parte della comunità internazionale camion contenenti aiuti umanitari non solo di cibo e latte in polvere ma anche di medicinali che potrebbero permettere a molte vite di essere salvate non potranno entrare nè ora nè in futuro perché bloccati per mesi sotto il sole cocente, deteriorandone così il contenuto e spesso obbligandoli dopo lunghe permanenze a tornare alla base di partenza.

La guerra spesso viene considerata come una circostanza politica, mentre in realtà ancora oggi non solo per il popolo gazawi ma anche per altre culture fragili in balia di armi non convenzionali, rappresenta una sciagura genetica che non devasterà solo le vite coinvolte nel presente, ma nel futuro arrecando danni fisici permanenti anche nei geni che verranno tramandati ai figli futuri.

La dottoressa Paola Manduca ed i colleghi di New Weapons Research Group hanno sostenuto con le proprie forze un progetto a sostegno dei neonati sull’enclave e dei bimbi anche sani impossibilitati di essere allattati naturalmente dalle proprie mamme a causa della debilitazione fisica della popolazione, tutta. Questo progetto ha consentito la consegna di latte in polvere grazie anche al sostegno dei pediatri giordani dando così la possibilità ai neonati ed ai bimbi di pochi mesi di poter sopravvivere raggiungendo lo svezzamento.

Con un comunicato ai donatori il nuovo presidente in carica Franco Camandona conferma la gravità del blocco israeliano soprattutto nei confronti dei più deboli :

“Cari amici che avete collaborato all’iniziativa, purtroppo come molti di voi sanno la nostra Presidente Paola Manduca è deceduta a fine marzo, pur avendo continuato, durante suoi ultimi mesi di grande sofferenza, a dedicare tutte le sue forze all’aiuto ai bambini della Striscia di Gaza e alla denuncia dello sterminio in corso. L’assemblea dei soci mi ha incaricato di assumere la presidenza della nostra associazione e cercherò, con l’aiuto degli altri soci, di portare avanti le iniziative in corso e, per quanto possibile, ad avviarne altre sempre nello spirito che ci ispira: “dalla parte delle vittime delle armi”. Come sapete continuano i bombardamenti sulla Striscia di Gaza ed il blocco di qualunque forma di aiuto, dagli alimentari alle medicine a tende e vestiario, con la colpevole tolleranza di tutto il resto del mondo “civilizzato”. Non potendo nemmeno far entrare latte per neonati siamo comunque riusciti, con i fondi ancora a nostra disposizione grazie ai contributi di voi tutti, a far consegnare ai punti di distribuzione dell’UNRWA una fornitura di quasi 400 scatole di latte e oltre 700 scatole di farina lattea per bimbi di età superiore ai 12 mesi, ancora disponibili presso i magazzini del nostro fornitore sul posto perché introdotte prima del blocco totale. La speranza è che il blocco in corso possa presto finire e gli aiuti possano presto entrare nuovamente nella Striscia. Noi cercheremo con tutto il nostro impegno di adoperarci per non interrompere la fornitura di latte per i neonati di Gaza che non possono essere allattati dalle madri, perchè denutrite, malate o non più in vita, secondo la promessa che ci siamo ed abbiamo fatto di sicurezza nella continuità. Per questo vi chiediamo di continuare a sostenerci, con contributi mensili o donazioni singole. Salute a tutt@”

Per chi volesse continuare a sostenere il lavoro di questa straordinaria equipe trova i riferimenti qui di seguito:

https://we4gaza.org – http://onlus.newweapons.org.

Instagram: new_weapons_research_group

IBAN: IT59Y0501801400000011670924 SWIFT: ETICIT22XXX

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